Nuovi guai in vista per i nerazzurri, il rischio è di dover continuare a fare cassa con i propri gioielli. Verrà esaminata tutta la situazione finanziaria del presidente Steven Zhang
Il presidente dell’Inter, Steven Zhang, si ritroverà a dover affrontare una nuova udienza a Hong Kong relativa alla causa legale promossa contro di lui dalla China Construction Bank. La causa riguarda un prestito non rimborsato per il quale Zhang è stato già condannato dal Tribunale di Hong Kong a versare oltre 300 milioni. Dopo che tutte le udienze fin qui sono state disertate dal signor Zhang e dei suoi legali ora si attende un’udienza speciale nella quale si dovrà obbligatoriamente presentare il debitore, ossia il presidente dell’Inter Steven Zhang.
Il Tribunale ha fissato questa nuova udienza per il prossimo 25 gennaio. Durante quel dibattimento, denominato “Examination of Debtor” (esame del debitore), che avrà una durata prevista di 180 minuti, il presidente verrà sottoposto ad una serie di minuziose domande ad opera dei giudici. Zhang dovrà sottoporsi a un interrogatorio su debiti, possedimenti e mezzi a disposizione per onorare la sentenza di pagamento dei 300 milioni di debiti nei confronti della China Construction Bank. Nella richiesta di giudizio si legge come riportato da Calcio e Finanza, che Zhang sarà interrogato sulla sua situazione finanziaria e dovrà fornire documenti e informazioni riguardanti i suoi beni e le altre passività.
Zhang, adesso cambia tutto per l’Inter?
La procedura mira a chiarire l’entità dei beni di Zhang e i debiti che deve saldare, ciò al fine di soddisfare la sentenza del Tribunale di Hong Kong e il debito accertato nei confronti di China Construction Bank Asia. L’esame si concentrerà su vari aspetti, inclusi affari personali, movimenti finanziari, e possibili azioni volte a eludere l’adempimento della sentenza, compresa dunque la sua situazione finanziaria rispetto all’Inter. Il rischio, oltre che vedersi ulteriormente bloccati i fondi dalla Cina per i nerazzurri è quello di vedersi “usare” come merce di risarcimento del debito.
Tra le tantissime carte delle cause che coinvolgono Zhang e il suo colosso, in questo caso negli Stati Uniti, si possono leggere le parole del giudice Jesse M. Furman che ha preso alcune decisioni nei confronti del presidente nerazzurro. Il giudice Furman ha espresso la sua opinione riguardo alle opinioni dei legali di Zhang, sottolineando come sembrano basarsi su una visione limitata delle procedure estere e non tengono debitamente in conto degli sforzi illegali presumibilmente compiuti da Zhang per evitare l’esecuzione della sentenza a suo carico eludendo così il giudicato in favore della banca cinese.