Le vicende che riguardano la Juventus sembrano non finire mai. Dal caso plusvalenze al doping: adesso un altro choc per un’icona dei bianconeri
Non si ferma il caos intorno alla Juventus. Le turbolenze sono iniziate dall’anno scorso con il caso delle plusvalenze che ha portato i bianconeri a pagare con 10 punti di penalizzazione e dire addio alla qualificazione in Champions League ottenuta sul campo.
Gli uomini di Allegri alla fine erano riusciti solamente a piazzarsi al settimo posto, ma successivamente è arrivata la sanzione della Uefa che l’ha esclusa da tutte le competizioni. Addio alla Conference League e per la Juventus è iniziata una stagione senza coppe. Giuntoli non ha potuto fare un mercato ricco poi è arrivata anche la positività al doping di Pogba.
Un fulmine a ciel sereno per il centrocampista che voleva riscattarsi dopo la deludente annata passata più in infermeria che in campo. L’ex Manchester United è stato squalificato e dovrà salutare il rettangolo verde. Ma non è finita qui: infatti, qualche giorno fa è arrivata la notizia del coinvolgimento di Nicolò Fagioli nel caso scommesse.
Il classe 2001 ha ammesso di essere ludopatico e di aver giocato anche sul calcio, ma non sulla la Juve. Potrà tornare solamente all’ultima giornata. Un altro caos scoppiato ha destabilizzato un ex dirigente bianconero. Ecco cosa è successo
Le nuvole intorno alla Juventus non vanno via e il sereno ancora non si intravede. Nelle ultime ore una vicenda ha scosso particolarmente Pavel Nedved. L’ex Juve è stato anche un dirigente bianconero e si è dimesso insieme a tutto il CDA l’anno scorso.
Stavolta a far parlare di sé è stato il figlio, per una brutta vicenda. Pavel Nedved jr è finito nei guai per un comportamento bruttissimo in campo. Il figlio dell’ex vicepresidente bianconero, nella partita con la sua squadra, La Nuova Lanzese, ha insultato pesantemente l’arbitro per poi sputare verso di lui (senza però prenderlo).
Il figlio d’arte è stato squalificato per sei giornate dal giudice sportivo della Seconda Categoria piemontese. Questa la motivazione del Giudice Sportivo: “Per condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell’arbitro, consistita nell’essere stato dapprima espulso per insulti e ingiurie, quindi nell’aver reiterato tale condotta dopo la notifica del provvedimento, altresì sputando a terra vicino all’arbitro stesso, senza attingerlo”.
Papà Nedved non ha ancora lasciato dichiarazioni in merito, ma la notizia ha lasciato particolarmente basito tutto il mondo dello sport, che ricorda ancora la grande correttezza in campo di Pavel sr., che pure ha avuto i suoi momenti ma mai è arrivato a gesti così deplorevoli. L’augurio è che questo episodio serva da lezione al giovane Pavel, 23 anni, che da questa esperienza imparerà sicuramente qualcosa.
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