Nuova svolta nel mondo del calcio, arriva la decisione definitiva sulla Superlega: cosa può succedere nei prossimi anni.
La svolta è dietro l’angolo, il calcio europeo è a un bivio: tutto può cambiare da un momento all’altro. Ormai è questione di giorni. La decisione definitiva, a lungo attesa, sulla Superlega, arriverà a breve. E sarà una decisione che potrebbe confermare o ribaltare lo status quo del calcio europeo, e quindi di quello mondiale più in generale.
Anche per questo motivo, nonostante l’apparente tranquillità palesata negli ultimi tempi, Ceferin non abbassa la guardia. Sa che molto del suo futuro passa da questo verdetto. Perché la super Champions della prossima stagione, se la sentenza dovesse essergli sfavorevole, potrebbe diventare null’altro che l’antipasto di qualcosa di molto diverso.
La grande novità, come riferito da Tuttosport, non riguarda tanto i contenuto della sentenza, quanto la data in cui potrebbe arrivare. Stando a quanto riportato, la Corte di Giustizia Europea si esprimerà sul caso Superlega a pochi giorni dal Natale, il prossimo 21 dicembre.
Sarà quello il momento in cui il calcio europeo potrà comprendere finalmente se è destinato a cambiare per sempre o se potrà continuare nella sua lenta ma inesorabile metamorfosi, già cominciata con il restyling della Champions promosso per la prossima stagione.
Superlega, nuova svolta per il calcio europeo: Ceferin rischia grosso
In attesa di dicembre, vale la pena cercare di riassumere come si è arrivati al giorno del verdetto decisivo. Tutto è cominciato quando un tribunale spagnolo, quello che avrebbe dovuto decidere le sorti del contenzioso tra la Superlega e la Uefa si è rivolto alla Corte di Giustizia Europea per stabilire se l’ente guidato da Ceferin abusa di una posizione dominante, violando gli articoli 101 e 102 del trattato di Roma sui monopoli nell’Unione, o meno.
Da questo punto di vista, secondo il parere di moltissimi legali espressi negli scorsi mesi e fin dalla nascita di questo contenzioso, la posizione dell’Uefa sembrerebbe al riparo da ogni possibile scossa. Eppure, un episodio solo apparentemente marginale ha riportato in auge la questione, minando nelle fondamenta la posizione della federazione calcistica europea e ridando speranze al progetto voluto fortemente anche da Andrea Agnelli.
La questione è quella riguardante il club belga dell’Anversa. Quest’ultimo si è infatti rivolto alla Corte di Giustizia Europea per denunciare le restrizioni subite dai regolamenti Uefa, che secondo i vertici del club penalizzerebbe le nazioni e le leghe più piccole infrangendo le regole sulla libera circolazione dei lavoratori e dando un vantaggio, nell’utilizzo di potenziali campioni, ai club più blasonati.
Una questione locale che è diventata molto più ampia grazie alle accuse mosse dall’avvocato Maciej Szpunar, che ha puntato il dito non solo sulla gestione delle regole riguardanti i giocatori, quanto sulla concentrazione di poteri nelle mani dell’Uefa, che oggi è non solo ente organizzatore, ma anche legislatore, giudiziario e venditore di diritti. Troppo secondo la sua accusa. Sarà troppo anche per la Corte di Giustizia? Ancora qualche settimana e lo sapremo.