Nonostante l’oculatezza delle ultime operazioni di mercato, i problemi di bilancio continuano ad affliggere la Juve: novità in vista
Stop alle spese folli. Basta coi maxi ingaggi, elargiti oltretutto a giocatori che, seppure avessero mantenuto le aspettative riposte sul loro conto, sarebbero stati buoni per un anno, massimo due, considerando l’età avanzata degli stessi.
La politica di mercato della Juve, e più in generale il modus operandi della società nell’ultimo quinquennio, ha contribuito a creare una situazione insostenibile. Parliamo del sanguinante bilancio e dell’incredibile deficit riscontrato negli ultimi esercizi, con particolare focus su quello approvato dal dimissionario CdA lo scorso dicembre. Oltre 238 milioni di perdite. Un vero e proprio disastro.
Già prima delle sentenze della giustizia sportiva sul tema delle plusvalenze, e della successiva ‘condanna’ sulla manovra stipendi – il secondo filone nato dall’invio delle carte dell’indagine penale ‘Prisma’ della procura della repubblica di Torino – era scattato l’allarme. Le clamorose dimissioni del presidente Andrea Agnelli e dell’intero CdA, datate novembre 2022, sono state subito interpretate come la necessità di voltare pagina anche e soprattutto a livello istituzionale. A conti fatti l’operazione che portò Cristiano Ronaldo alla Juve nell’estate del 2018 è stato un autentico suicidio finanziario. Soprattutto perché non accompagnato dai successi sportivi che il club pensava di raggiungere con l’arrivo del fenomeno lusitano.
Troppo ingente la spesa affrontata per assicurarsi le prestazioni del portoghese, che a Torino ha percepito uno stipendio pari a 31 milioni di euro netti a stagione per circa 54,24 milioni in termini di ingaggio lordo sul bilancio del club.
Juve, così non va: John Elkann ci pensa
“Sono sempre più consistenti gli spifferi che parlano di una possibile e forse inevitabile ricapitalizzazione della Juventus. Non la diamo per certa ma negli ambienti inizia ad essere chiacchierata questa ipotesi“. Parole e musica di Luca Momblano, noto giornalista molto addentro alle vicende bianconere, che ha parlato ai microfoni di Juventibus della discussa situazione economico-finanziaria del club.
Sebbene l’ipotesi dell’immissione di una nuova liquidità sia stata fortememte esclusa ai tempi della rivoluzione nell’organigramma societario, la strada di un nuova ricapitalizzazione appare forse l’unica che consentirebbe al club di tornare ad operare con libertà di manovra. L’ad di Exor, John Elkann, starebbe seriamente ripensando alla questione.
Negli ultimi due anni le operazioni Di Maria, Pogba e anche quella che ha portato all’arrivo a Torino di Dusan Vlahovic hanno dato il colpo di grazia ad un bilancio che era già in rosso. L’eslcusione dall’Europa che conta – diventata poi estromissione totale, con la UEFA che ha fatto fuori i bianconeri anche dalla Conference League conquistata sul campo – è stata l’ultima mazzata. Ridottesi a zero le entrate dalle sponsorizzazioni e dai diritti TV per le gare in campo continentale, urge mettere mano al proprio portafogli.