Luciano Spalletti da poche settimane è il Commissario tecnico della Nazionale, eppure la sua panchina già vacilla per ‘colpa’ di Mourinho
Dopo i primi due match, contro la Nord Macedonia e l’Ucraina con uno score di un pareggio e di una vittoria (contro gli ucraini a ‘San Siro’), Luciano Spalletti è atteso dal suo battesimo del fuoco sulla panchina della Nazionale.
Dopo l’agevole confronto il 14 ottobre contro Malta, cenerentola del gruppo di qualificazione a Euro 2024, l’ex tecnico del Napoli farà visita all’Inghilterra il 17 ottobre in quel Wembley. Stadio, fra le altre cose, teatro del trionfo europeo del suo predecessore Roberto Mancini, nel 2021.
Da match contro gli inglesi passano le chance di qualificazione diretta degli azzurri, ad appannaggio delle prime due del girone, senza quindi il paracadute del play-off di cui i tifosi italiani non serbano, per usare un eufemismo, un buon ricordo (Svezia e Nord Macedonia docent).
Eppure, il vero spauracchio del Commissario tecnico azzurro non è Harry Kane, il miglior marcatore all time della Nazionale dei Tre Leoni, e nemmeno Jude Bellingham, la stella del Real Madrid, finora 8 gol, di cui uno al Napoli, e 2 assist in 9 presenze con i blancos, bensì qualcuno ‘speciale’. Anzi, lo ‘Special One’ per definizione del calcio mondiale: José Mourinho.
Spalletti già in bilico: Mourinho vuole allenare una Nazionale
Ma in che modo i destini di Spalletti e di Mourinho potrebbero incrociarsi visto che ‘giocano’ in due campionati differenti? Il poker di gol al Servette, nel secondo impegno di Europa League, il ritorno al gol di Belotti, una doppietta per l’ex Toro dopo la doppietta alla Salernitana del 20 agosto scorso, e Lukaku che in Europa League timbra il cartellino dei marcatori con puntualità svizzera (13 gol consecutivi tra Everton, Inter e Roma, 16 in totale, nessuno come ‘Big Rom’) non hanno restituito il sorriso al tecnico portoghese.
E non solo per l’infortunio di Lorenzo Pellegrini, che potrebbe privarlo per chissà quanto tempo di una pedina fondamentale nell’economia del suo gioco, l’unica nota stonata di una serata contro gli svizzeri altrimenti perfetta.
José Mourinho ha le valigie in mano, considera la sua avventura in riva al Tevere, sponda giallorossa, al netto di colpi di scena dell’ultimo minuto, conclusa alla scadenza dell’attuale contratto, il prossimo 30 giugno.
Tuttavia, il ‘Mago’ di Setubal non ha alcuna intenzione di fare il disoccupato di lusso. Il suo proposito, stando a quanto riportato da ‘todofichajes.com’, è quello di colmare l’unica lacuna presente nel suo prestigioso curriculum: la guida di una Nazionale. Ed è proprio che entra in gioco Luciano Spalletti dal momento che in cima ai suoi pensieri ci sono le Nazionali dell’Inghilterra e dell’Italia che però, a meno di una ‘Caporetto’ calcistica, non si priverà del suo attuale condottiero.
Motivo per il quale non è da scartare l’ipotesi della panchina del Messico anche perché lo ‘Special One’ intrattiene buone relazioni con diversi imprenditori messicani che, quindi, potrebbero convincerlo ad allenare la ‘Tricolor’. Comunque, un Mourinho libero sul mercato dal prossimo 1° luglio non è una buona notizia per tutti i suoi colleghi, di club e di Nazionali.
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