Il mondo dello sport italiano è stato scosso da un recente provvedimento emesso dal Tribunale Nazionale Antidoping che ha colpito un atleta della nostra Nazionale
Una nuova squalifica per doping ha colpito un atleta azzurro. Questa decisione sta scatenando un ambio dibattito circa le misure di sicurezza e di prevenzione all’abuso di certe sostanze nel nostro paese.
Dopo l’eclatante caso Schwazer negli ultimi tempi la questione sembra essersi riaperta con la positività del famoso calciatore francese della Juventus Paul Pogba. Nelle ultime ore questa nuova squalifica che mette in dubbio seriamente l’efficienza dei controlli a più livelli nel nostro paese.
Ciò che questa squalifica mette in luce è un nuovo problema, ossia il problema delle sostanze proibite anche nel mondo degli eSports. Lo steroide anabolizzante Stanozololo che è il protagonista di questa storia viene spesso associato al miglioramento delle prestazioni fisiche nel ciclismo e in altri sport tradizionali, la sua presenza nelle competizioni di videogiochi solleva oggi domande sulle regole antidoping e sui test necessari per garantire la giustizia sportiva in questo settore che sta emergendo con grande forza e determinazione, tanto che si parla del possibile loro ingresso anche alle Olimpiadi.
La vicenda si spera che possa portare a una maggiore attenzione e regolamentazione anche nel mondo degli eSports, con l’obiettivo di garantire un campo di gioco equo e leale per tutti i partecipanti.
La squalifica di Luca Zanasca, nazionale italiano eSports di ciclismo
Lo sport italiano è stato scosso nelle ultime ore da un recente provvedimento emesso dal Tribunale Nazionale Antidoping nei confronti di Luca Zanasca, il classe 1983 componente della Nazionale italiana eSports di ciclismo.
Il ciclista virtuale lombardo è stato sospeso a seguito di un controllo antidoping disposto dall’Organizzazione Nazionale Antidoping (NADO), durante il quale è stata rilevata la presenza della sostanza Stanozololo nel suo sangue, uno steroide anabolizzante proibito. Luca Zanasca ha una lunga carriera nello sport avendo gareggiato a livello Continental dal 2008 al 2012 come ciclista su strada.
Negli ultimi tempi aveva intrapreso questa nuova strada nel suo percorso sportivo partecipando alle competizioni di eSports. C’era riuscito anche piuttosto bene essendo riuscito a rappresentare l’Italia come membro della Nazionale italiana ai Mondiali virtuali del 2023 dove Zanasca si è classificato al 57esimo posto.
La notizia della sua sospensione è stata confermata dalla NADO attraverso una dichiarazione ufficiale. Il comunicato afferma: “Il Tribunale Nazionale Antidoping, su richiesta della Procura Nazionale Antidoping, ha emesso una sospensione temporanea nei confronti dell’atleta Luca Zanasca, affiliato alla Federazione Ciclistica Italiana (FCI), a seguito della violazione degli articoli 2.1 e 2.2 del Codice Mondiale Antidoping. La sostanza riscontrata è lo Stanozololo e i suoi metaboliti. Il controllo è stato condotto da NADO Italia”.