Da qui ai prossimi anni anche il calcio, così come molti altri sport, è destinato a cambiare per sempre: importanti novità in arrivo.
Finalmente anche l’Italia avrà il suo Europeo. Dopo aver ospitato solo una piccola parte dei giochi continentali durante l’edizione del 2020, disputati un anno dopo a causa dell’emergenza sanitaria, il Bel Paese è stato da poco chiamato ad organizzare il torneo. Tutto insieme ai vicini di casa della Turchia, per la manifestazione andrà in scena nell’estate del 2032. Poco meno di dieci anni a disposizione dei due Paesi per farsi trovare pronti.
Ci sono tante cose che l’Italia deve migliorare e ora la speranza è che in vista del 2032 qualcosa cambi definitivamente, soprattutto per quanto riguarda gli stadi. Gli impianti dei club professionistici sono un tema caldo da anni e ora qualcosa può finalmente succedere. Le varie società sperano infatti di poter costruire nuovi stadi ma a patto che le istituzioni siano dalla loro parte in questo nuovo progetto.
In attesa di capire se anche in Serie A si potranno vedere stadi come il nuovo Bernabeu, le istituzioni hanno già dato una risposta importante per quanto riguarda tutti gli impianti sparsi nel territorio. Si tratta di una vera e propria rivoluzione impartita dalla Commissione europea. Non c’è più tempo da perdere, è arrivato il momento di cambiare qualcosa.
Impianti da rifare in tutta Italia: le direttive dell’Europa
Proprio in questi giorni si è discusso tanto delle novità e, nonostante in pochi si sarebbero immaginati qualcosa del genere, l’Italia è stata chiamata a dire addio all’erba sintetica. Secondo quanto diramato dalle istituzioni continentali, lo Stivale dovrà presto sbarazzarsi di quello che è stata definitivamente giudicato un materiale nocivo per la salute.
Soprattutto a causa delle microplastiche presenti al suo interno che, con il movimento delle persone sopra il manto erboso, possono liberarsi nell’aria e poi inalate. Insomma, la battaglia contro la plastica sembra ormai destinata a proseguire senza lasciare scampo a nessuno. Sicuramente una nuova spesa per tutte le società che dovranno perciò avviare i lavori, la data di scadenza è quella del 2030.
La stessa che di fatto si presenta come una specie di anno zero per il mondo per quanto concerne tanti aspetti della vita quotidiana. Questa scelta, ovviamente, non riguarda solo il calcio ma tutte le altre discipline sportive e non che prevedono una pavimentazione sintetica. Nei prossimi anni è così destinata a finire anche quest’era.