Non è partita bene una delle nobili del campionato. Deludente l’approccio del nuovo allenatore: si fa già il nome di Pippo Inzaghi
Lo Spezia ha amaramente salutato la Serie A con la retrocessione arrivata nello scorso campionato. Il club ligure non ce l’ha fatta a confermarsi tra le big italiane, arrendendosi – però – soltanto dopo lo spareggio perso contro il Verona.
La Serie B è, comunque, l’opportunità di ripartire e di pianificare un nuovo progetto. Quello che la proprietà straniera dei bianconeri voleva fare con Massimiliano Alvini in panchina. L’ex allenatore della Ternana è considerato tra i più bravi in Italia, e questo nonostante un campionato disastroso con la Cremonese, sempre nell’ultima Serie A. Arrivò un tardivo esonero (al suo posto Ballardini) con l’allenatore che non riuscì a centrare mai nemmeno una vittoria.
Anche per Alvini, quindi, la possibilità di riscattarsi e confermare quanto buono si dice di lui. La panchina dello Spezia è sicuramente prestigiosa per una Serie B ambiziosa. Ma le cose sono iniziate subito male. Lo Spezia ha un solo punto in quattro giornate, frutto di un pareggio e ovviamente tre sconfitte. Un bottino misero, completato dalla sconfitta nell’anticipo di venerdì sera contro il Venezia.
Spezia, tentazione Inzaghi per la panchina
Ovviamente, un solo punto in quattro gare è poco per qualsiasi squadra, a maggior ragione una ambiziosa come quella ligure. Qualcosa non funziona ed in società è partita la riflessione sull’allenatore. Il timore è che Alvini non abbia trovato la proverbiale “quadra” e che ci voglia tempo per vedere una squadra efficiente.
La paura è che questo tempo sia eccessivo, o che peggio l’allenatore non riesca ad invertire la rotta. Ecco perché c’è la tentazione di cambiare subito allenatore: si fa il nome di Pippo Inzaghi, e sarebbe una tentazione forte. L’ex attaccante del Milan si è trovato una dimensione di spessore in Serie B.
Ha fatto molto bene con la Reggina, poi fallita per motivi economici. Ora è libero, proprio perché si è svincolato dai calabresi. L’idea dello Spezia è di prendere subito “Superpippo” prima che lo faccia qualche altra squadra (teoricamente è un nome valido anche in Serie A) e quindi assicurarsi un allenatore che forse, rispetto al traballante Alvini, da qualche garanzia in più.
Il brutto campionato alla guida della Cremonese, nonostante sprazzi di bel gioco, è un campanello d’allarme. E la dirigenza dello Spezia di certo non ha voglia di infilarsi in pericolose forche caudine, soprattutto con i tifosi che si aspettano che lotti per tornare subito in Serie A.