C’è la data dell’addio, Pioli vicino all’esonero: svolta clamorosa in casa Milan dopo l’ultima sconfitta subita a Bergamo
Il futuro di Stefano Pioli sulla panchina del Milan potrebbe essere agli sgoccioli. La sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini è stata un vero colpo al cuore per il tecnico e per l’intero ambiente milanista. A un passo dall’eliminazione in Champions, tutti pensavano e speravano di poter convogliare le energie su un campionato che fino al 9 dicembre non sembrava già chiuso. A quanto pare si trattava però solo di una pia illusione.
Il cuore e la grinta non sono bastati al Milan per uscire da Bergamo con un risultato positivo. La sconfitta, maturata solo in pieno recupero grazie a una perla di Muriel, e anche a causa dell’espulsione nel finale di capitan Calabria, ha verosimilmente messo la parola fine ai sogni scudetto per i rossoneri.
In questo momento l’Inter è a +9, e appare inarrestabile nella sua marcia. E se anche crollasse, la Juventus, brutta e fortunata, si è portata comunque avanti di 7 lunghezze, non sono poche in sole quindici giornate. Il rischio è dunque che i rossoneri possano ritrovarsi più facilmente invischiati nella lotta per un posto in Champions che non in quella per il tricolore. E sarebbe una vera beffa per una squadra che, a inizio stagione, aveva lasciato tutti senza parole.
Non ci saranno novità immediate per il futuro di Pioli. Il tecnico non può essere certo allontanato alla vigilia di un match delicatissimo e fondamentale come quello di Newcastle. Dovesse però perdere anche contro i bianconeri, la sua panchina tornerebbe a traballare in maniera evidente.
L’obiettivo minimo stagionale, la qualificazione alla prossima super Champions, sembra francamente alla portata, considerando la crisi di risultati del Napoli e una Roma sicuramente in grande ascesa, ma costruita su due giocatori fenomenali e fragili come Lukaku e soprattutto Dybala. Senza considerare Fiorentina e Atalanta, buone squadre, ma non corazzate inarrestabili.
Anche per questo motivo non è inverosimile che, in caso di non sconfitta contro il Newcastle, e quindi come minimo di qualificazione ai playoff di Europa League, la società possa decidere di mantenere Pioli al proprio posto fino alla fine dell’anno, per non rischiare di destabilizzare una squadra già in preda a una crisi d’identità negli ultimi mesi.
Cambiare tanto per cambiare, senza avere un profilo adatto a risollevare le sorti della stagione, e magari scommettendo su un giovane di grandi speranze come Abate, con il rischio di bruciarne la carriera, non avrebbe obiettivamente senso. Per questo motivo, salvo tracolli incredibili, Pioli manterrà ancora la sua panchina.
A questo punto però l’addio è sempre più scontato alla fine dell’anno. Per poterlo rivedere ancora alla guida del Milan nella stagione 2024/25 servirebbe infatti un exploit incredibile in grado di riportare la squadra in lotta per il titolo con Juve e Inter. Uno scenario oggi appartenente più al regno della fantasia che non a quello di una realtà dalle sembianze più modeste.
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