Aggredito durante l’allenamento: allenatore soccorso e trasportato in ospedale in eliambulanza. Ecco tutti i dettagli
Deploriamo la violenza degli ultras dentro e fuori gli stadi. Eppure talvolta a rendersi protagonisti di inqualificabili ed esecrabili atti di violenza sono proprio gli idoli degli stadi.
Non solo comportamenti sopra le righe, atti di insubordinazione e dichiarazioni censurabili ma vere e proprie aggressioni. Insomma, spesso, come ci racconta la cronaca sportiva, quello che accade all’interno del rettangolo verde avvalora quanto sostengono autorevoli studiosi: una partita di calcio altro non è che una ‘battaglia simulata‘.
Una battaglia che purtroppo a volte di simulato non nulla degenerando in vera e propria violenza. Lo conferma l’ultimo increscioso episodio in ordine di tempo. Un allenatore di calcio di 62 anni è stato picchiato da un genitore di uno dei ragazzini, dai 9 agli 11 anni, che stava allenando nel campo sportivo di Graffignana, comune in provincia di Lodi). L’uomo, colpito violentemente alla testa, ha perso conoscenza tanto che i genitori presenti all’allenamento hanno immediatamente allertato il 112.
Soccorso dagli operatori sanitari del 112, lo sfortunato allenatore è stato trasportato in eliambulanza al Policlinico ‘San Matteo’ di Pavia, dove viene monitorato in relazione all’evoluzione del grave trauma che ha riportato, mentre i carabinieri, prontamente recatisi sul posto, hanno provveduto a raccogliere le testimonianze dei presenti per cercare di ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
L’ipotesi al momento più accredita sul motivo che ha scatenato la reazione violenta dell’aggressore è che quest’ultimo non abbia gradito un’osservazione fatta dall’allenatore al proprio figlio.
Insomma, tutti gli educatori sono nel mirino di genitori che spesso sono più immaturi dei loro figli: campi da calcio, quindi, come tante, troppe aule scolastiche del Bel Paese. Così come un voto basso in pagella o la bocciatura determinano raid punitivi dei genitori contro gli insegnanti ritenuti responsabili di tali atti di hybris, analogamente un’osservazione durante l’allenamento è un’onta da lavare con un’immotivata aggressione.
E pazienza se il ‘reo’ in questione è un anziano che ha deciso di dedicare parte del suo tempo libero a insegnare calcio, e quindi il rispetto per gli altri, a dei ragazzini, i futuri cittadini, dando così concretezza al comma che, in virtù dell’approvazione in via definitiva all’unanimità da parte della Camera dei Deputati della relativa proposta di legge costituzionale, è stato aggiunto all’art. 33 della Costituzione: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme“.
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