Napoli, il gesto per Giuntoli fa infuriare i tifosi azzurri

Aurelio De Laurentiis lo ha fatto aspettare, ma alla fine l’ha liberato per la Juventus. Le reazioni all’addio del ds tricolore.

Cristiano Giuntoli è stato decisamente un valore aggiunto per il Napoli di Aurelio De Laurentiis. A soli 51 anni compiuti il 12 febbraio, il dirigente fiorentino è stato determinante nel riportare lo scudetto all’ombra del Vesuvio dopo 33 anni.

L’ex ds azzurro, che svolgerà lo stesso ruolo per la Juventus nel prossimo quinquennio, è arrivato a Napoli nel 2015. Non tutti sanno però che quella a Castel Volturno è stata solamente la sua seconda vera esperienza da ds a livello professionistico. E così, anche con sole due squadre, Giuntoli è riuscito ad arrivare all’apice, vincendo uno scudetto da protagonista e prendendosi la squadra più vincente del calcio italiano.

Giuntoli e la rabbia dei tifosi del Napoli
Cristiano Giuntoli (Ansa) – stopandgoal.net

Il primo miracolo Giuntoli l’aveva fatto col Carpi. Arrivato nel 2009 in Emilia Romagna, chiamato dal presidente Stefano Bonacini. Nel 2010 arrivano le semifinali dei playoff di serie D. C’è il ko nella finale a Pianura, ma il Carpi viene ripescato in C2. Solo l’inizio dell’ascensione che porta la squadra in serie A al termine della stagione 2014-2015, in panchina Fabrizio Castori.

Il produttore cinematografico ha l’occhio lungo e decide di puntare sul cavallo giusto. Giuntoli arriva a Napoli nell’estate 2015, dove trova Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, diventeranno due segreti del suo successo. Loro però non lo raggiungeranno alla Continassa.

Addio Giuntoli: i segreti del ds toscano

Cristiano Giuntoli da oggi quindi è il responsabile dell’area tecnica della Juventus. Per capire quanto sia stato decisivo per l’ultimo corso azzurro, meglio riavvolgere il nastro. Come ricorda Tuttosport, nel suo primo triennio, con Sarri in panchina, neofita a queste latitudini, arrivarono un terzo posto e due secondi posti. La bravura dell’uomo mercato toscano era quella di vendere e ricomprare, sanando i bilanci.

Lo scudetto vinto il 4 maggio con la rete dell’1-1 di Osimhen alla Dacia Arena, è arrivato dopo aver dimezzato il monte ingaggi negli ultimi 24 mesi. Nei primi mesi col Ciuccio sul petto, in uscita ricordiamo Inler al Leicester. Gargano al Monterrey e Britos al Watford. Nella gestione del Comandante arrivò Milik dall’Ajax quale erede di Higuain. Con il polacco sbarcarono anche Zielinski dall’Udinese, Maksimovic dal Torino e Mario Rui dalla Roma.

Un gesto fa arrabbiare i tifosi azzurri
giuntoli sorride con De laurentiis e Sarri (Ansa) – stopandgoal.net

Come ricorda il foglio torinese, l’unico periodo di appannamento avvenne con Ancelotti. Il tecnico emiliano di fatto rese marginale l’operato di Giuntoli, col risultato del famoso ammutinamento della squadra contro il ritiro. Finì con l’addio di Carletto e l’approdo di Gattuso. Torando allo scudetto, l’intuizione pericoosa ci fu nell’estate 2021. Giuntoli fece all-in e convinse De Laurentiis a investire 75 milioni per Osimhen. Il resto è storia.

Giuntoli parte: il grazie dei vicini di casa

Dopo quelli di Higuain e Sarri, l’approdo di Giuntoli alla Juventus non è stato digerito dai tifosi. Una mezza “coltellata” che arriva dopo le dimissioni del tecnico Luciano Spalletti. Non tutti però sono risentiti con l’ex ds. Come scrive sul suo profilo twitter Marco Azzi, giornalista a seguito del Napoli dal 1990, c’è chi ha voluto ringraziarlo. Sono i condomini dello stabile di via Orazio dove Giuntoli viveva in affitto. Su una rete del perimetro del palazzo è stata appesa una foto del dirigente con la scritta “Grazie Cristiano”.

“Lo scudetto è per sempre e sono d’accordo con i suoi ex condomini di Posillipo, che lo hanno salutato con un semplice grazie. Giuntoli ha fatto un grande lavoro e se lo merita, anche se ha scelto di andare via. Gli uomini passano, il Napoli resta”, ha scritto il cronista di Repubblica per condividere il gesto degli ex vicini di casa del futuro ds bianconero.

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