Paura nella notte per un calciatore di Serie A, minacciato di morte da alcuni delinquenti.
A raccontare questo spiacevole e segnante episodio è stato l’agente del giocatore ad un portale nazionale, per il quale ha per l’appunto rilasciato un’intervista dove ha svelato addirittura chi potrebbe essere il mandante di quanto accaduto.
Aspetto ancora più raccapricciante in tutta questa faccenda è che oltre al campione di Serie A sarebbe stata coinvolta anche la sua famiglia, che, oltre all’inevitabile shock, ha riportato alcune ferite gravi a seguito dell’aggressione di questi malfattori, che non si sono assolutamente astenuti dall’utilizzo di manganelli e pistole.
Incredibile quanto successo settimana scorsa in concomitanza con la conclusione di questa seconda sosta stagionale per le Nazionali. Al termine dell’ultimo incontro con la propria rappresentativa, infatti, il giocatore è stato brutalmente aggredito da alcuni malfattori insieme alla sua famiglia ed agente.
Una vera e propria nottata insonne dove a primeggiare è stata la paura, visto che il campione di Serie A ci avrebbe potuto rimettere la vita, considerato il fatto che gli aggressori lo hanno più volte minacciato di morte. Non contenti, per manifestare la loro superiorità, questi sono arrivati a metter le mani addosso anche ai suoi familiari ed all’agente, colui che da questa situazione è alla fine uscito più malconcio.
Ai microfoni di vijesti.me, infatti, il procuratore Uros Jankovic è uscito allo scoperto raccontando la notte di terrore che il giocatore della Lazio Adam Marusic ha dovuto subire subito dopo l’incontro a Belgrado fra la sua Nazionale, il Montenegro, e la Serbia. Non contento, l’agente del difensore bianconceleste è entrato nei dettagli dell’episodio dicendo anche la sua su chi potrebbe essere il mandante di questo vero e proprio agguato.
A vijesti.me Uros Jankovic ha rotto il silenzio spiegando cosa è successo nella notte di martedì scorso a lui, Adam Marusic ed alla famiglia del difensore della Lazio.
Il procuratore montenegrino ha infatti detto: “E’ successo di tutto quella notte a Belgrado. Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e la madre. Io sono addirittura arrivato a perdere conoscenza a furie delle botte di pistola e manganelli che mi hanno rifilato. Essenzialmente siamo stati circondati da diverse macchine; il mio autista ha cercato di allontanarsi ma è stato investito. Come sta Adam (Marusic ndr)? Gli hanno ripetutamente puntato la pistola sulla tempia ed in petto minacciandolo di morte se mi avesse aiutato a rialzarmi. Assurdo. Io mi sono rotto lo zigomo ed una gamba, per la quale sono stato operato. Non contenti, i malfattori hanno anche spinto e ferito la mamma di Maurizio, 60 anni“.
Dietro a quest’aggressione, secondo Uros Jankovic, ci sarebbero i due figli di Zvezdan Terzic, direttore generale della Stella Rossa, che a detta dell’agente di Marusic sarebbero riconoscibili in alcuni video. I due non sarebbero nuovi a screzi, per questo è stato fatto il nome del dirigente serbo, che già in passato avrebbe provato ad estorcere denaro a Jankovic.
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