Una brutta storia che nessuno vorrebbe raccontare. Un ex rossonero condannato per stupro. Le ultime novità emerse.
La vicenda risale a gennaio 2013, con la condanna definitiva a 9 anni di carcere arrivata con il giudizio della Cassazione a gennaio 2022. Il triste protagonista di questa storia è un talento brasiliano amato dai tifosi del Milan, la cui maglia ha indossato prima dal 2010 al 2014, poi ancora dal 2015 al 2016 dopo un anno in prestito al Santos.
La punta era stata acquistata da Berlusconi nel 2010 dal Manchester City per 21 milioni. Il nazionale verdeoro – 28 gol in 100 presenze – ha giocato con il Diavolo 108 gare, segnando 25 gol e fornendo 24 assist. Col Milan ha vinto uno scudetto e una Supercoppa Italiana.
Ora il giocatore sconterà la pena in Brasile. Come scrive sportmaediaset.it, il Brasile ha accolto la richiesta del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Il sostituto procuratore generale della Repubblica, Carlos Frederico Santos, ha ribadito che nulla osta acché Robinho sconti la sentenza del Tribunale di Milano in un carcere del suo paese.
Robinho condannato per stupro: la terribile chat con gli amici
L’attaccante di Sao Vicente è stato condannato a 9 anni per violenza sessuale avvenuta in una discoteca a Milano. La vittima una ragazza albanese che denunciò i fatto nei tempi previsti dalla legge. Insieme all’ex milanista, per lo stesso fatto era stato condannato l’amico Ricardo Falco. In un primo momento l’Italia aveva provato ad estradare i due imputati, ma l’articolo 5 della Costituzione brasiliana nega questa opzione per i cittadini brasiliani.
Secondo la sentenza, Robinho avrebbe fatto bere la donna, fino a renderla di fatto incosciente. La violenza, nello specifico, sarebbe avvenuta nel guardaroba del locale dove la ragazza stava festeggiando il compleanno. Ora su quella notte, come scrive Il Corriere dello Sport, stanno emergendo fatti inquietanti.
In particolare, le chat in mano aglio inquirenti mostrano sia un totale disprezzo della ragazza, sia la volontà, istantanea, dei colpevoli di costruirsi una linea comune di difesa. “Anche se mi chiamano per qualcosa, non c’è problema. Vado lì e dico: innanzitutto, la storia risale a un anno fa. In secondo luogo, non ho nemmeno toccato quella ragazza“, afferma il principale imputato in un audio del 2014. Il giocatore in altri passaggi teme soprattutto che la storia diventi du pubblico dominio grazie alla stampa.
I partecipanti alla serata si confrontano, Robinho in particolare dà loro il consiglio di andare in Brasile, questo proprio perché protetti dal mancato accordo di estradizione Brasile-Italia. Robinho ribadisce che la ragazza, da ubriaca, non si ricorderà nulla. “Che sono andato a letto, zero possibilità. Finirà nel nulla”, sentenzia l’ex Real Madrid che invece passerà i prossimi 9 anni in galera.