La FIGC apre un’indagine contro il Milan e nella faccenda c’entra la Juventus, in base a quel che è successo di recente.
La Serie A, attraverso la propria Procura Federale, porterà il Milan davanti al Giudice per quanto accaduto nell’ultimo appuntamento in Serie A, con i calciatori protagonisti dei fatti accaduti non nel rettangolo di gioco, ma su vicende extra-calcistiche.
Non lascerà passare cose di questo tipo la Federazione che potrebbe scegliere di usare il pugno duro ai danni del Milan e dei suoi calciatori, per quanto accaduto nelle immagini che sono presto circolate sui social e sul web, con i rossoneri che non hanno praticamente ancora preso posizione.
Di recente, in Serie A, sono accadute diverse cose legate a vicende extra-campo.
Oltre alla situazione del Milan, c’è da sottolineare quella vissuta con Maurizio Sarri a Napoli, per il dito medio alzato nei riguardi di un tifoso del Napoli che gli aveva gridato un “Forza Napoli” al suo arrivo alla stazione di Afragola, per la trasferta della Lazio al Diego Armando Maradona. Un gesto che è stato spiegato poi, in via del tutto ufficiale, per voce dello stesso Sarri, nelle dichiarazioni apparse poi sul sito ufficiale della Lazio.
Non fa lo stesso il club rossonero che sceglie la via del silenzio, dopo il video che è circolato del calciatore del Milan nel pullman di ritorno da Roma, nel quale si vede intonare un coro contro la Juventus. Al centro delle indagini, infatti, presente il calciatore Leao, Adli e tutto il Milan.
Cori contro la Juventus all’interno del video pubblicato da Rafa Leao. Il numero 10 del Milan, secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, sarebbe finito al centro delle indagini aperte dalla Federcalcio, che ha scelto di usare il pugno duro ai danni del calciatore del Milan e su episodi di questo tipo, per evitare poi successivi episodi analoghi.
Vuole evitare cose di questo tipo la Serie A e vuole condannare i responsabili dell’episodio in cui si vedono protagonisti, tra i più scatenati, Rafa Leao e il centrocampista Adli. Secondo quanto riferito dalla stessa fonte, il Procuratore Giuseppe Chinè vorrebbe far luce sull’episodio – si legge nella notizia – per accertare l’eventuale violazione sulla lealtà e correttezza, individuandone appunto i colpevoli della vicenda.
I rossoneri rischiano un’ammenda salatissima, se non la squalifica. I calciatori Leao e Adli in particolare, potrebbero subire una squalifica o comunque una multa, per i fatti accaduti nel corso del ritorno in pullman dopo la trasferta di Roma, con cori contro la Juventus.
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