Il numero 10 rossonero sta pagando a caro prezzo l’astinenza dal gol nelle ultime uscite col Milan: l’attacco è durissimo
Affrontata la sosta delle Nazionali col primo posto solitario in classifica in tasca, il Milan è tornato coi piedi per terra dopo le ultime tre gare, quella contro la Juve in campionato e quella contro il PSG nella terza giornata del Gruppo F di Champions League.
A queste si è aggiunto il 2-2 agguantato in rimonta dal Napoli, finito fra le polemiche per le sostituzioni di Giroud e Leao e che, se Kvaratskhelia non avesse fallito all’ultimo momento l’occasione per il 3-2, avrebbe destato ancora più polemiche.
In tutte e tre le occasioni, pur con delle evidenti giustificazioni di natura tecnico-tattica, non ha certo brillato la stella di Rafael Leao, chiamato sempre e comunque a fare la differenza dopo la nuova investitura di fuoriclasse che il Milan gli ha fatto col ricco rinnovo di contratto fino al 2028.
Già dopo il match con la Juve, una gara in cui il portoghese si è ritrovato da solo sul fronte d’attacco dopo l’espulsione di Thiaw, era arrivata qualche critica. Queste sono poi enormemente aumentate dopo la disfatta di Parigi, in una partita che ha visto il lusitano incaponirsi in iniziative personali. Che non hanno portato a nulla.
“Indolente“, “Poco cattivo sotto porta“, “Sopravvalutato“: queste sono solo alcune delle parole che anche illustri addetti ai lavori hanno utilizzato nei suoi confronti dopo la doppia uscita senza reti del Milan.
“Tantissimo fumo”: Cassano scatenato contro Leao
Ma c’è un personaggio in particolare che sembra aver fatto dell’attacco a Leao una vera e propria missione: stiamo parlando di Antonio Cassano, uno famoso per dire sempre tutto quello che pensa.
Intervenuto, come di consueto, alla Bobo TV, Fantantonio ha dapprima evidenziato come l’ex Lille non sia affatto un fenomeno, visto che non segna triplette contro le squadre, nemmeno quelle di fascia-bassa, della Serie A. Successivamente l’ex talento di Bari Vecchia si è però spinto oltre, parlando direttamente della parabola del portoghese da quando è approdato in Italia.
“Sono sei anni che è in Italia: fumo tantissimo, risponde a me con le faccette del pagliaccio“, ha incalzato Cassano. “Guadagni 8 milioni di euro, sei il giocatore più forte del Milan ma in quelle partite non mi dà mai niente come prestazione. Dovrebbe fare la differenza”, ha concluso uno degli opinionisti dalla lingua più tagliente di tutto il panorama calcistico del web.
Nel mezzo Cassano aveva anche analizzato in modo critico la gara del portoghese contro il PSG, evidenziando come la sua prestazione, così come in altre occasioni, non sia affatto stata quella di un leader.
Ora Leao è chiamato a rispondere sul campo ai tanti dardi avvelenati lanciatigli contro negli ultimi giorni: è soprattutto il Milan ad averne terribilmente bisogno.