Notizia tremenda per gli appassionati di sport in Italia: lutto improvviso, è morto uno dei protagonisti più amati.
Una notizia terribile ha sconvolto gli sportivi di tutta Italia. Improvvisamente è venuto a mancare un volto amato del mondo dei motori. Un pilota di straordinario talento che ha regalato grandissime gioie e soddisfazioni agli appassionati di uno sport d’élite ma nonostante questo molto seguito ed emozionante.
Una persona genuina, che si era fatto apprezzare da tutti, dai propri concittadini come dai propri colleghi, e anche dai propri rivali, per la schiettezza, l’onestà, la professionalità mostrata per tutta la sua carriera in ogni competizione.
Come riferito dal Resto del Carlino, Lorenzo Gilli, 55 anni, era una vera leggenda del rally italiano, o perlomeno di una specialità molto affascinante, il rally con vetture storiche. Originario di San Venanzio, aveva ereditato la sua passione per l’automobilismo dal padre e nel corso della sua vita non aveva desiderato nessun’altra carriera che non avesse a che fare con il mondo dei motori.
Prima come meccanico, poi come pilota, aveva quindi messo molto presto in luce il suo talento, conquistando diversi successi con le varie officine con cui aveva collaborato, prima di diventare per tutti un ‘re’ incontrastato: il ‘re’ del rally storico di Modena.
Addio a Lorenzo Gilli, il re del rally modenese
Dotato di una predisposizione naturale per il mondo dei motori, Lorenzo aveva trovato la sua dimensione ideale come pilota di auto storiche, in particolare a bordo della Ford Sierra Cosworth a trazione posteriore.
Disponibile e gentile con tutti, sia con gli amici che con gli avversari, si era guadagnato il titolo della Historic Città di Modena, uno dei rally storici di maggior prestigio in Italia, grazie a una serie di successi straordinaria conquistati tra il 2016 e il 2019.
Per quattro anni consecutivi finì sul gradino più alto del podio , diventando un idolo assoluto per gli appassionati di questa specialità e dimostrando di avere un talento naturale fuori dal comune.
Un talento forse non sfruttato del tutto. Nella sua carriera non si era iscritto a numerose corse, ma ogni volta che saliva a bordo di una vettura riusciva sempre a conquistare grandi successi, come accaduto in anni recenti nei rally storici della Toscana e del Piemonte.
Ma nel corso della sua carriera era diventato anche campione italiano di cronoscalate con auto storiche, nel 2020, dimostrando anche un’impensabile versatilità. Anche per questo la sua improvvisa scomparsa ha lasciato un vuoto enorme in tutti gli appassionati di motori in Italia. Un vuoto che difficilmente potrà essere colmato in tutti coloro che gli hanno voluto bene.