Condanna con sentenza ufficiale in merito ai fatti che hanno riguardato in prima persona Claudio Lotito, presidente della Lazio.
La Corte d’Appello di Perugia ha emesso sentenza e, questa mattina, la Lazio ha pubblicato un comunicato ufficiale comunicando quelle che sono state le decisioni prese ai danni dell’ex laziale.
Ecco cosa è stato deciso, con sentenza definitiva che è stata depositata quest’oggi, nei riguardi delle vicende riguardanti la Lazio e l’ex laziale. Claudio Lotito è infatti al centro delle vicende e, quel che segue, è quanto riportato sul sito dei biancocelesti.
Lazio, condanna con sentenza definitiva: arriva il comunicato del club
Arriva il comunicato del club, attraverso una nota ufficiale apparsa questa mattina sui canali ufficiali della Lazio.
È stata respinta la domanda da parte dell’ormai ex laziale, la Lazio ha riportato quanto la Corte d’Appello di Perugia ha emesso nella sua sentenza, questa mattina, in merito ad alcuni fatti riguardanti la bellezza di undici anni fa.
Al centro delle vicende c’è l’ex Lazio, Paolo Di Canio, che aveva presentato domanda contro Claudio Lotito, per alcune dichiarazioni che avevano offeso lo stesso ex attaccante di Serie A.
Lazio, il comunicato ufficiale: la sentenza della Corte d’Appello su Lotito e Di Canio
Quello che segue, è il comunicato ufficiale sulla sentenza della Corte d’Appello di Perugia: “La Corte d’Appello di Perugia ha respinto oggi la domanda di Paolo Di Canio contro Claudio Lotito, condannando il giocatore alle spese di giudizio di primo e secondo grado. La vicenda legata al 13 marzo 2011 era stata oggetto di una querela, presentata da Paolo di Canio e il Tribunale di Terni aveva già nel maggio del 2015 giudicato le frasi del presidente Lotito come legittima critica, espressa finanche in termini corretti”.
Lotito vs Di Canio, cos’era successo nel 2011: la vicenda
La vicenda ha portato alla sentenza con condanna sulle spese di giudizio ai danni di Paolo Di Canio, dopo le richieste contro Claudio Lotito. L’ex Lazio aveva accusato il patron della società capitolina di aver pronunciato frasi offensive nei propri riguardi.
Nel 2011, all’interno della trasmissione in onda su Mediaset Premium, ci fu un acceso dibattito televisivo, che però non risulta infamante e gratuito ai danni dello stesso ex laziale, secondo quanto pronunciato dalla Corte d’Appello. Un tema pertinente della discussione del momento e le opinioni esposte all’interno del programma, non sono risultate ingiuriose e considerate come attacco vero e proprio alla persona in questione.