La Juventus si è posta un obiettivo ben preciso e Allegri sa che è obbligatorio rispettarlo: in caso contrario sarà esonero.
La vittoria di Empoli, arrivata grazie alle reti di Danilo e Chiesa, ha scacciato un po’ quei dubbi che erano tornati a caratterizzare la Juventus di Allegri. I tifosi avevano mal digerito il pari interno con il Bologna, principalmente a causa della prestazione insufficiente dei bianconeri.
Il 2-0 in terra toscana fa salire la Signora al terzo posto (assieme all’ottimo Lecce di Baroni) alle spalle di Inter e Milan, entrambe capolista a punteggio pieno. Un buon modo per affrontare la sosta per le Nazionali prima del big match contro la Lazio, in programma il 16 settembre all’Allianz Stadium.
Tuttavia, nonostante il successo di Empoli, sui social sono ancora in molti a ritenere opportuno un cambio di guida tecnica. Tanti fan juventini non riescono proprio ad apprezzare il gioco proposto da Allegri e continuano a chiedere a gran voce una separazione anticipata con il tecnico livornese, magari puntando su un allenatore maggiormente propositivo.
La Juve, dal canto suo, ha più volte ribadito la propria totale fiducia in Allegri, che ha ancora due anni di contratto con la Signora a 7 milioni di euro a stagione. Nella conferenza stampa che ha preceduto la gara di Empoli l’allenatore toscano ha confermato di aver detto no alle ricchissime proposte arabe per proseguire il suo lavoro alla Juve. Tuttavia il suo futuro a Torino sarà inevitabilmente condizionato dai risultati.
Allegri può saltare: la Juve ha parlato chiaro
In questa stagione, infatti, la Juventus ha assolutamente bisogno di rientrare in Champions League. I bianconeri non hanno potuto partecipare alla Coppa più importante d’Europa a causa dell’ormai nota penalizzazione e sono stati successivamente esclusi anche dalla Conference League in seguito alla sentenza UEFA. Uno scenario che ha comportato grosse difficoltà economiche per Madama, come si è potuto vedere anche durante il calciomercato estivo.
Ecco perché il quarto posto diventa l’obiettivo minimo per la Juve e anche per Allegri. Per riuscire a rimanere sulla panchina bianconera il tecnico di Livorno ha infatti bisogno di centrare la zona Champions.
Secondo quanto riportato anche da Tuttosport, se la Juve non dovesse riuscire a centrare la qualificazione alla Champions League le strade della società e di Allegri si separerebbero. La concorrenza è agguerrita, dato che la corsa per il quarto posto vede protagoniste anche Roma, Lazio, Atalanta e Fiorentina. Lo stesso Acciughina ha fissato la quota per entrare in Champions League: “Servono 76 punti“. Ne mancano altri 69, la Juve dovrà correre.