La Juventus ha iniziato un nuovo ciclo in questa stagione e si vuole limitare al minimo l’emergenza economica: taglio agli stipendi.
I bianconeri hanno intenzione di tornare a splendere nel giro di pochissimo tempo e stanno attuando molte manvore importanti per il miglioramento generale della società e della squadra. Sarà decisivo riuscire a rientrare nei parametri economici del bilancio per poi permettersi anche spese importanti in futuro. I problemi che ci sono stati nella passata stagione, però, sono un vero e proprio incubo che la dirigenza non vuole ripetere.
La Juve deve tornare subito in corsa per grandi obiettivi stagionali. La società ha bisogno di un rinnovamento importante anche dal punto di vista economico e si stanno cercando grandi miglioramenti in tutti i sensi.
La Juventus ha vissuto un momento molto complesso nella passata stagioone con le ormai note difficoltà economiche. La vecchia dirigenza aveva provato a mettere una pezza alle difficoltà economiche con la famosa “manovra stipendi” che, però, non era stata regolarissima e quindi ha portato a notevoli difficoltà di natura gestionale.
Per la Juve è stato un momento molto complesso che pian piano andrà superato e bisognerà ricominciare da capo a costruire una stabilità economica di un certo tipo.
Secondo le ultime notizie di casa Juventus, ci sono ulteriori novità economiche che portano al taglio stipendi.
La Juventus ha bisogno di nuova stabilità economica per riuscire a progettare il futuro in maniera più importante. La volontà è quella di tornare grandi nel giro di pochissimo tempo ma prima bisognerà rientrare nei canoni economici che chiede la FIGC e la UEFA. Investire sul mercato non sarà semplice, così come non lo è stato nella scorsa estate.
Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, in casa Juventus c’è stata un’altra manovra stipendi molto importante. Il passo è stato fatto proprio per dare maggiore stabilità economica alla società e ridurre anche i costi a bilancio
Nei mesi scorsi si è deciso di ridurre gli stipendi fissi del presidente Gianluca Ferrero e dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino e di tagliare, in termini assoluti, i bonus di quest’ultimo che percentualmente incidono comunque di più rispetto alla parte fissa.
Al presidente Ferrero e all’amministratore delegato Scanavino spettano compensi lordi rispettivamente di 400mila e di 800mila euro (più 40 mila a testa per la carica di consigliere). Nella scorsa stagione hanno percepito rispettivamente 180mila e 360mila euro essendo entrati in carica a partire da gennaio.
Nel 2021-22 il compenso per il presidente (all’epoca Andrea Agnelli) era stato stabilito in 700mila euro. Dunque un taglio di quasi il 43% rispetto al passato.
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