Juve, inchiesta Prisma: arriva un’altra mazzata

La Juventus continua la sua battaglia legale. Non è ancora terminata l’inchiesta Prisma. Da quel 24 ottobre 2022 ad oggi sono cambiate tante cose nel mondo bianconero. Di quella Juventus con Agnelli e Nedved al comando è rimasto poco.

Inchiesta Prisma
Inchiesta Prisma

E’ cambiata la società, così come il bilancio della Juve. Tuttavia anche l’impianto su cui è stata costruita l’inchiesta che è cambiato. Già a marzo uno dei tre pm titolari di Prisma, Ciro Santoriello, ha lasciato l’accusa. Il mese scorso, invece, la Procura di Bologna ha archiviato una parte del procedimento.

Juventus: via altri due pm, le ultime

Nelle prossime ore, invece, il fascicolo riguardante la Juventus e l’inchiesta Prisma, dovrebbe essere sottratto anche ai restanti due magistrati che avevano avviato l’indagine. Probabilmente in giornata i giudici della Corte di Cassazione si esprimeranno su quale sia la competenza territoriale. Un’altra sconfitta per l’accusa torinese che, come ricorda Tuttosport, continua nella serie dopo quel 24 ottobre 2022 quando la Procura della Repubblica di Torino, attraverso un comunicato, annunciava di «aver notificato alla Juve e ad i suoi dirigenti l’avviso di conclusione delle indagini preliminari».

Un’accusa che ha scosso il mondo bianconero sia a livello penale, ma soprattutto a livello sportivo, che ha permesso alla FIGC di riaprire il processo sulle plusvalenze in cui la Juventus era stata assolta come le altre squadre.

Inchiesta Prisma
Inchiesta Prisma

Un’altra mazzata per la Juventus e per i tifosi anche se il verdetto della Corte di Cassazione ancora non è arrivato. Una beffa atroce visto cosa è accaduto nell’ultimo anno. A luglio il Procuratore Generale, Luigi Cuomo, ha depositato una requisitoria per spostare il processo da Milano a Torino. Il passaggio successivo non immediato ma probabile. Qualora dovesse spostarsi a Milano, la difesa dovrà confrontarsi con un’accusa diversa che rileverà tutti i documenti.

Juventus: processo Prisma, la sentenza

In effetti, in quel di Milano, in passato diverse inchieste simili a quella Prisma che accusa la Juventus sono state già archiviate. Così come a Bologna, appunto, dove la stessa inchiesta ai danni della Juventus aveva portato al “caso Orsolini” richiamando altre Procure coinvolte. La “carta Orsolini”, oggetto del contendere, non aveva valore legale. Una decisione che farà di certo giurisprudenza anche a Genova, Cagliari e Udine, dove i fascicoli sono già aperto e anche a Bergamo e Modena dove si attende. Insomma la fiamma dell’inchiesta Prisma si sta spegnendo e la Juventus sembra in questo momento uscirne in maniera positiva dopo la mazzata mediatica che l’ha coinvolta un anno fa.

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