Quali sono i motivi dell’addio di Mancini dall’Italia? Il tecnico spiega le sue ragioni e svela il nome anche del suo successore.
Nel corso di un’intervista, l’ex commissario tecnico dell’Italia ha fornito le sue motivazioni riguardo le ragioni che l’hanno spinto a lasciare la Nazionale italiana. Una vicenda, questa, che ha sorpresa tutti. Inoltre, Mancini ha rivelato anche il nome del suo sostituto sulla panchina azzurra.
Domenica è arrivata la notizia dell’addio a sorpresa di Roberto Mancini che con una pec si è dimesso dall’incarico di commissario tecnico dell’Italia. Dopo la conquista dello storico Europeo e la delusione per la mancata qualificazione di Mondiali 2022, l’allenatore non era più convinto di restare per varie ragioni. A spiegare tutto è lo stesso Mancini che ha reso noto i dettagli della rottura con la Federazione e il presidente Gravina. Queste le motivazioni che hanno spinto l’ex ct alle dimissioni. Nel corso dell’intervista, Mancini ha svelato anche il nome del futuro allenatore dell’Italia che arriverà al suo posto sulla panchina azzurra.
Da domenica è scattato il toto nomi per per la panchina dell’Italia. Intervistato dal Corriere dello Sport, l’ex ct Mancini ha augurato buon lavoro al futuro commissario tecnico che dovrà raccogliere la sua eredità . Annuncio a sorpresa che ha quasi anticipato il nome dell’allenatore dell’Italia.
“L’Arabia Saudita non c’entra niente sui motivi del mio addio. Merito rispetto per ciò che ho fatto, non ho ucciso nessuno, mi stanno gettando tanto fango addosso e non credo di meritarlo. Io non sono scappato. Dopo cinque anni e mezzo era arrivato il momento di lasciare perchĂ© le cose non andavano piĂą bene. Ho sperato di poter andar avanti perchĂ© avevo piacere ma purtroppo la situazione non s’è risolta. Probabilmente avrei dovuto anticipare i tempi, è l’unico rammarico che ho”.Â
“Passo indietro? No anche perché la Figc sta prendendo Spalletti a cui faccio davvero tanti auguri”.
“Gravina? Ho avuto modo di parlare con lui, ho esposto le mie ragioni. Ho chiesto tranquillità ma lui non l’ha fatto e anzi ha cambiato anche il mio staff tecnico. Da un anno circa voleva rivoluzionare tutto. Avete mai visto un presidente cambiare lo staff di un ct? E’ una cosa normale? Ero io che potevo sostituire un membro ma non lui. Purtroppo da un po’ di tempo avevamo vedute differenti. Ha colto l’occasione per spostare alcuni miei collaboratori e mandare via qualcuno visto che era in scadenza”.
I dialoghi tra la Figc e il tecnico ex Napoli vanno avanti da giorni. C’è il nodo penale da risolvere con il Napoli protagonista di questa trattativa. Tutti sperano in un passo indietro di Aurelio De Laurentiis. La questione è molto semplice: dopo le dimissioni di Spalletti da Napoli, è stato raggiunto un accordo tra il tecnico e la società per una patto di non concorrenza con Spalletti costretto a pagare 3,2 milioni per allenare un nuovo club in questa stagione 2023-2024. Pare che questa clausola vali anche per la Nazionale italiana ed è per questo motivo che la Federazione è a lavoro in queste ore per convincere De Laurentiis a fare un passo indietro e favorire la nomina di Spalletti come ct dell’Italia.
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