La recente sconfitta dell’Italia contro la Germania per 1-2 nei quarti di finale della Nations League ha sollevato numerosi interrogativi sulle responsabilità di questo risultato.
Nonostante un inizio promettente, gli Azzurri non sono riusciti a mantenere il vantaggio, permettendo ai tedeschi di ribaltare la situazione nella ripresa.
L’Italia è partita con determinazione, passando in vantaggio al 9′ grazie a Sandro Tonali. Il centrocampista ha finalizzato una bella azione corale, sfruttando un cross di Politano deviato da Tah. Tuttavia, dopo il gol, la Germania ha preso il controllo del possesso palla, cercando di imporre il proprio ritmo. Nonostante alcune occasioni create, gli Azzurri non sono riusciti a raddoppiare, trovando sulla loro strada un attento Baumann.
Nella ripresa, il CT tedesco Nagelsmann ha effettuato cambi decisivi, inserendo Schlotterbeck in difesa e Kleindienst in attacco. Proprio quest’ultimo ha pareggiato al 49′, sfruttando una disattenzione difensiva su un cross di Kimmich. Al 76′, sugli sviluppi di un corner, Goretzka ha segnato il gol del vantaggio tedesco, approfittando di una marcatura inefficace da parte di Bastoni. Nonostante gli sforzi finali, l’Italia non è riuscita a recuperare lo svantaggio.
La sconfitta contro la Germania evidenzia la necessità per l’Italia di migliorare in diversi aspetti del gioco. Le responsabilità sono condivise tra giocatori e staff tecnico, ma c’è ancora spazio per rimediare. Una reazione decisa nel match di ritorno potrebbe ribaltare le sorti della qualificazione e rilanciare le ambizioni degli Azzurri in questa Nations League.
Responsabilità della sconfitta
Diversi fattori hanno contribuito a questa sconfitta:
- Disattenzioni difensive: Entrambi i gol tedeschi sono derivati da errori di marcatura. Sul primo, Bastoni e Di Lorenzo hanno lasciato troppo spazio a Kleindienst; sul secondo, Goretzka è stato libero di colpire di testa su calcio d’angolo.
- Mancata concretizzazione: Nonostante le occasioni create, gli attaccanti italiani non sono stati efficaci sotto porta. Kean e Raspadori hanno sprecato opportunità importanti, evidenziando una certa imprecisione nella fase conclusiva.
- Gestione dei cambi: Mentre Nagelsmann ha azzeccato le sostituzioni, Spalletti non è riuscito a dare una svolta alla partita con i suoi cambi. L’ingresso di Maldini e Lucca non ha prodotto l’effetto sperato, lasciando l’Italia senza la necessaria incisività nel finale.
Responsabilità della sconfitta (ANSA) StopandGoal.net
L’Italia ha adottato un modulo 3-5-2, cercando di sfruttare le fasce con Politano e Udogie. Tuttavia, la Germania ha saputo adattarsi, bloccando le corsie laterali e costringendo gli Azzurri a giocare centralmente, dove Goretzka e Gross hanno imposto la loro fisicità. La scelta di Spalletti di non modificare l’assetto tattico in risposta alle mosse tedesche potrebbe aver limitato le opzioni offensive italiane.
La sconfitta rende complicata la qualificazione alla Final Four, considerando che il ritorno si giocherà a Dortmund, dove la Germania avrà il vantaggio del pubblico di casa. Per ribaltare il risultato, l’Italia dovrà mostrare maggiore solidità difensiva e precisione in attacco. Sarà fondamentale analizzare gli errori commessi e apportare le necessarie correzioni, sia a livello tattico che mentale.