Per il club di Steven Zhang, dopo la fuga da Digitalbtis, finalmente una buona notizia. I dettagli dell’intesa.
A Viale della Liberazione i sorrisi sono tornati, non solo per il buon esito dell’affare che ha portato Davide Frattesi alla corte di Simone Inzaghi. I nerazzurri, finalmente, hanno chiuso la trattativa per il main sponsor. Il nome è già noto, parliamo di Paramount+, piattaforma streaming in grande espansione e che già aveva fatto capolino sulle maglie dell’Inter nella gara col Torino e nella sfortunata finale di Champions a Istanbul col Manchester City.
Il presidente Steven Zhang sa benissimo che per restare competitivi bisogna alzare l’asticella. A maggior ragione per l’invasione dei fondi sovrani arabi, primo fra tutti il Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita. Detto che i numeri del bilancio sono in miglioramento, l’imprenditore cinese deve però fare i conti con un’altra scadenza.
A maggio 2024 infatti scade il limite per restituire il prestito avuto dal fondo americano Oaktree. Parliamo di circa 275 milioni, più interessi. In realtà l’imprenditore asiatico lavora ad un nuovo ri-finanziamento, con scadenza prorogata. Vedremo che decideranno i californiani. Di questi 275 milioni, 75 vennero immessi a maggio 2021, altri 51 milioni in questa stagione. Ne restano 149.
Inter-Paramount+: verso un’intesa triennale
Come anticipato da calcioefinanza.it, il weekend è servito alle parti per addivenire ad un accordo che presto dovrebbe essere formalizzato. Dopo l’addio a Digitalbits, inadempiente per circa 32 milioni di euro, i nerazzurri avevano pensato subito al brand Usa, ipotizzando di posizionarlo nel retro della divisa. Considerata la volontà delle parti, la piattaforma streaming dovrebbe diventare il nuovo main sponsor, contratto di almeno tre anni. Anche l’aver accettato questo lasso temporale, ha convinto l’Inter della bontà dell’operazione.
Al momento non si conoscono le cifre dell’intesa, ma secondo La Gazzetta dello Sport, la somma non dovrebbe essere lontana dai 20 milioni di euro a stagione, quindi 60 milioni complessivi. Introito importante, seppur di 10 milioni inferiore a quanto Emirates garantisce al Milan. La fumata bianca è arrivata dopo che la Governance nerazzurra inizialmente aveva intavolato trattative con Qatar Airways e con gli ungheresi di Wizz Air. Evidentemente senza successo
Tornando allo sponsor, come riportava l’Ansa, l’Inter di fatto chiuse i rapporti con Digitalbits dallo scorso 30 aprile. Prima del match interno contro la Lazio, sul profilo del club, apparve una foto della maglia senza alcun logo. La scelta faceva seguito a quanto già accaduto con la squadra Primavera e quella femminile. Via il brand alle maglie e dalla lista dei partner sul sito e dalle pubblicità a bordocampo.
Digitalbits Foundation, il 29 aprile scorso, in una nota aveva dichiarato di aver avviato “la ridefinizione delle partnership che coinvolgeranno il brand Digitalbits nel futuro” e che “i contratti di sponsorizzazione riguardanti l’esposizione del brand con Inter e Roma erano stati conclusi con Zytara Labs”.