L’abile Ad della Beneamata, recentemente beffato dall’Atalanta per l’affare Scamacca, incassa la dura critica del giornalista
Non a caso è amico del Condor, al secolo Adriano Galliani, uno dei dirigenti più abili, nonchè più influenti, in sede di acquisti sul mercato. Non a caso i due, legati da un rapporto di sana amicizia e stima, hanno spesso e volentieri concluso affari con reciproca e mutua convenienza. Non è peregrina l’opinione secondo cui a raccogliere l’eredità dell’esperto ex trentennale dirigente del Milan, oggi al Monza, sia proprio lui, Beppe Marotta, che in qualche modo arriva sempre agli obiettivi preposti. Quasi sempre. Perchè il recentissimo caso Scamacca, che l’Atalanta ha letteralmente soffiato dalle mani ai meneghini, rappresenta un’illustre eccezione alla regola.
Proprio lo ‘scippo’ operato dal club orobico ai danni dell’Inter ha scatenato delle riflessioni sul modus operandi dell’ex DG della Juve sul mercato. Molti degli affari condotti negli anni da Marotta sono stati conclusi con delle formule quasi cervellotiche, che prevedevano pagamenti dilazionati, rateizzati magari negli anni, bonus personali e di squadra, inserimento di giovani di belle speranze senza il diritto di riscatto da parte della controparte, e via discorrendo.
L’arte del compromesso, e probabilmente anche la grande influenza esercitata da anni di conoscenze e di potere, hanno quasi sempre permesso al dirigente di spuntarla. Il West Ham però, privilegando la pista atalantina, ha in qualche modo spezzato questa tradizione, dando modo ad alcuni addetti ai lavori, uno in particolare, a battere il tasto sulla figura di Marotta e sulle sue presunte ‘amicizie importanti’.
“All’estero ti fanno una pernacchia”: Bargiggia senza freni su Marotta
Ecco il commento, sul suo profilo Twitter, del pittoresco giornalista Paolo Bargiggia, che ha dato la sua interpretazione sul fallimento della trattativa che avrebbe dovuto portare l’ex Roma e Sassuolo alla corte di Simone Inzaghi: “Più che “offertona”, sono le modalità e i tempi di pagamento. Che, in Italia, gli amici di Marotta, accettano facile, mentre all’estero i club con dignità e finanze ti fanno una pernacchia!“. Inequivocabile il senso del pensiero del giornalista, che attacca Marotta proprio sul modo di lavorare e concludere gli affari con società amiche e/o disposte a venire incontro alle esigenze del dirigente.
Bargiggia, già noto per gli attacchi diretti, senza troppi peli sulla lingua, rivolti a Max Allegri sulle sue capacità di dare un gioco ben definito alla Juve, non le ha mandate a dire ad uno dei guru del calcio italiano. Ci saranno sicuramente altri colpi in stile Marotta nei prossimi mesi, forse già nelle settimane a venire, ma l’affare Scamacca rischia di rappresentare una macchia nell’invidiabile curriculum del dirigente meneghino.