Parole davvero sorprendenti e intense quelle rilasciate dal noto difensore, che ormai è un punto fermo di una delle big italiane
Chi gioca a calcio, o pratica in generale uno sport ad altissimi livelli, è sottoposto continuamente a sforzi fisici ed a stress di origine mentale. Urge dunque avere una testa libera e rilassata oltre ad una mentalità che sappia resistere alle pressioni per andare avanti.
Non c’è nulla di vergognoso per un atleta o uno sportivo professionista nel crollare, nello sfogarsi dopo un periodo di forte stress e tensione. Ma certamente è particolare e sorprendente scoprire come un calciatore abbia determinati problemi, anche per la vita ‘dorata’ che spesso li accoglie.
L’ultima confessione in tal senso arriva da un importante difensore della nostra Serie A, punto fermo della Lazio ormai da diversi anni. Parliamo di Patric Gabarron, centrale spagnolo che è amatissimo dal pubblico biancoceleste per la grinta assoluta con cui interpreta tante partite. Ma lo stesso calciatore è stato protagonista di uno sfogo a dir poco inaspettato.
Leader della Lazio, Patric ha fatto il giro d’Italia con la sua esultanza esplosiva e piena di rabbia nel finale di Lazio-Fiorentina, subito dopo il rigore della vittoria trasformato da Ciro Immobile. Ma dietro a questa corazza dura c’è un uomo che ha davvero sofferto, attraversando un periodo delicato della sua vita.
Lo ha confessato Patric stesso in conferenza stampa, rivelando i vecchi fantasmi: “Oggi mi sento importante per la Lazio, ma anche maturo perché la testa ha fatto tanto, ma non è stato sempre così. Venivo da una buona stagione quando siamo entrati in Champions con Inzaghi. Poi ho sofferto tanto con il Covid quando sono rimasto chiuso in casa. Ho avuto problemi di depressione e di ansia, lì ho cominciato a lavorare senza arrendermi. Sarebbe stato più semplice mollare, ma questo non l’ho mai fatto”.
Un vero guerriero Patric, che in un periodo difficile per tutti, ma soprattutto per chi è abituato a giocare e viaggiare per lavoro, ha rischiato di crollare. Ma la mentalità e il modo di agire dello spagnolo ex Barcellona ha avuto la meglio. Oggi lo si nota in campo, dove il numero 4 della Lazio è uno dei leader della squadra di Maurizio Sarri, ormai un veterano giunto all’ottava stagione con la maglia biancoceleste.
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