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Doppia retrocessione, decisione allucinante Figc

Una doppia beffa davvero incredibile per la squadra italiana, che dopo l’impresa sportiva sul campo rischia invece di essere doppiamente punita.

Incredibile come il calcio e le sue regole spesso non vadano di pari passo con l’agonismo, la competizione e la passione dei tifosi. Lo sanno bene i supporter della squadra rivelazione dell’anno in tutti i campionati italiani.

Ci riferiamo all’impresa del Lecco, squadra outsider della Serie C italiana. A sorpresa la formazione lombarda ha ottenuto una storica promozione in B, riuscendo a superare con merito sul campo tutte le proprie avversarie ai playoff. Una cavalcata incredibile che però rischia di essere stata vana.

Decisione clamorosa della FIGC (Ansa) – Stopandgoal.net

Il Lecco dovrebbe tornare in Serie B dopo 50 anni esatti, visto che l’ultimo campionato cadetto disputato dalla squadra blu-celeste risale al 1972-73. Ma regole e burocrazia della FIGC rischiano seriamente di rompere sul nascere tale sogno. Come è noto da giorni, il Lecco è infatti in ritardo nella documentazione per lo stadio che dovrebbe ospitare le gare casalinghe nel 2023-2024.

I requisiti dell’impianto del Lecco non sono sufficienti per poter ospitare le partite di Serie B. Infatti lo stadio cittadino Rigamonti-Ceppi del capoluogo lombardo ospita meno di 5000 spettatori. Inoltre non rispetta i parametri di illuminazione, sicurezza, tornelli, ma anche sulla gestione degli accessi e sull’uso della tecnologia VAR.

Non solo la B: il Lecco ora rischia di tornare direttamente fra i dilettanti

La corsa contro il tempo della dirigenza del Lecco per reperire uno stadio dove disputare, da ospiti, la prossima stagione casalinga in B è iniziata in ritardo. Il club di Cristian Di Nunno avrebbe individuato l’Euganeo di Padova come scelta ideale, ma la documentazione pare sia in netto ritardo di presentazione.

Le normative federali dunque impongono una mancata promozione in B per il Lecco, che però ora rischia una doppia beffa clamorosa: non solo l’esclusione dalla serie cadetta naturalmente conquistata sul campo, ma il rischio di non partecipare neanche alla Serie C. Infatti il Lecco non ha presentato in tempo la domanda di iscrizione alla Lega Pro, visto che era convinto di poter giocare in B senza troppi problemi.

Il Lecco subisce un’altra clamorosa beffa per i ritardi burocratici (Lapresse) – Stopandgoal.net

Un caos tutto italiano, che mette nei guai la squadra allenata da Luciano Foschi e che ha fatto sognare moltissimi tifosi per il traguardo inaspettato raggiunto con una rosa ricca di giovani e di calciatori inesperti. Il rischio vero è quello di dover ripartire dalla Serie D, passando dalle stelle alle stalle nel giro di qualche giorno. Ma occhio: in caso di ricorso si potrebbe puntare ad una B a 21 squadre o una C a 61 (in tre gironi); si prospetta un’estate rovente sui tavoli della FIGC.

Keivan Karimi

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