La Serie A sta cercando di trovare una soluzione per il futuro dei diritti tv, provando a massimizzare le cifre da incassare. Si parla di una nuova formula
Momento di grande incertezza per il nostro calcio. Nel 2024 scadranno gli accordi in essere con Dazn e Sky e bisognerà trovare un nuovo pacchetto. Allo studio ci sono delle soluzioni particolari che potrebbero cambiare le carte in tavola.
La Serie A deve affrontare un discorso piuttosto importante in questi giorni e riguarda il futuro dei diritti tv. Le televisioni la fanno da padrone per quanto concerne gli introiti delle varie società del nostro calcio, visto che come sottolineato dal presidente della FIGC Gravina, oltre l’80% del budget arriva proprio da questa voce.
Il traguardo del miliardo di euro incassato nel triennio 2021-2024 è stato un successo, considerando la pandemia di Covid e la qualità del nostro campionato. I presidenti di Serie A vorrebbero replicare tali cifre anche per il prossimo blocco, con scadenza almeno al 2027. Gli attori in ballo sono sempre gli stessi, ovvero Dazn, Sky e Mediaset, ma alla prima tornata di offerte non si è superata nemmeno la quota di 600 milioni.
Diritti TV, la Serie A verso un nuovo accordo: cosa ci attende a partire dal 2024
Un numero che non soddisfa i componenti della Lega Calcio e che potrebbe portare alla clamorosa novità del canale dedicato. Il modello da ripercorrere sarebbe quello della Liga di Tebas, un riferimento che almeno dal punto di vista economico ha raccolto diverse fortune in questi ultimi anni.
Qualora però il canale della Lega non diventasse il modello di riferimento, si potrebbe ridiscutere per i prossimi 3 o 5 anni con Dazn e Sky. La vendita dei diritti può seguire o il modello attuale, con tutte le gare in esclusiva sulla piattaforma streaming e 3 in co-esclusiva anche sul satellite, oppure dividere il privilegio. Ci sarebbero in tal caso un tris di partite solo su Sky e altre 7 solo su Dazn.
Addirittura si potrebbe spalmare il discorso ancor di più, mettendo una gara in chiaro su Mediaset delle 7 del paniere di Dazn. Questa opzione non è vista di buon occhio dai due principali attori televisivi, visto che si rischia una parcellizzazione eccessiva del mercato e di far entrare un terzo attore non ben accetto.
Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, difficilmente si arriverà alla fatidica quota di 1,15 miliardi di euro, pur preventivando un rialzo rispetto ai 600 milioni della prima offerta. Sono ore caldissime per il futuro del calcio italiano.