DAZN, Sky e non solo: corsa pazza per i diritti tv, cosa succede in Serie A

I club italiani dipendono dagli introiti sui diritti tv del nostro campionato. Scaduto il bando per presentare le offerte.

Il calcio italiano, con stadi fatiscenti e una scarsa capacità di generare ricavi, per restare in corsa ha come prima ciambella di salvataggio quella dei diritti tv. L’accordo in vigore, durata 2021-2024, ha portato in dote alla serie A circa 940 milioni a stagione. Via Rosellini sa che questa cifra resta di per sé importante, ma i padroni del vapore sperano di massimizzare i ricavi, portandoli a 1,2 miliardi.

Lo scorso giovedì 15 giugno è scaduta la presentazione delle offerte per il prossimo ciclo. Nel bando presentato dalla Lega di serie A, la novità principale riguarda la durata. Grazie alle modifiche della Legge Melandri, da un massimo di tre anni si è passati ad un limite di cinque.

Ecco il bando diritti tv
Un operatore riprende un match di serie A (LaPresse) – stopandgoal.net

Questa modifica consentirà di allargare la platea, avendo più tempo per rientrare dall’investimento effettuato, il presidente della Lega si attende offerte più diversificate, con cifre nella busta significativamente più corpose.

Bando Diritti tv: i pacchetti in campo

In merito alle stagioni in oggetto, il bando prevede ben 24 pacchetti di diritti. Nello specifico, parliamo di 8 opzioni differenti per ogni periodo di tempo preso in esame (tre, quattro o cinque anni). Formalmente, si può avere un’esclusiva totale, condividerla, fino alla carta di intere giornate di campionate destinate ad un solo operatore. Tra coloro che cercheranno di fare la voce grossa, ovviamente Dazn e Sky.

Per quest’ultimo network, eloquenti le parole dall’executive vicepresident, Marzio Perrelli: «Premetto che la Serie A, come sempre, ci interessa. Faremo le nostre valutazioni, ora abbiamo tutti gli elementi a disposizione, compreso l’impatto dei due anni in cui abbiamo trasmesso solo 3 partite su 10 in co-esclusiva». Da evidenziare come Sky abbia già in mano, in esclusiva, tutte le coppe europee dal 2024-2025 (per la Champions Amazon avrà il best del mercoledì, ndr).

Le novità sui diritti tv
Un microfono DAZN (LaPresse) stopandgoal.net

Il terzo incomodo potrebbe essere proprio Amazon. Il gruppo di Bezos potrebbe essere intrigato dal pacchetto in esclusiva delle tre giornate complete in alcuni momenti dell’anno, ci riferiamo in particolare a quelli sotto Natale. Esperimento che gli americani hanno già effettuato con successo nel Regno Unito, dove irradiano i due turni completi della Premier tra Boxing Day e 30 dicembre.

Diritti tv: dallo streaming alla scelta Mediaset

Secondo la stessa fonte, per lo streaming da Apple non ci sarà nessuna offerta, avendo la società investito massicciamente con un accordo decennale con la MLS. Lo tesso dicasi per Paramount che non crede alla serie A come bonus su cui investire. Infine, mentre la Rai potrebbe essere interessata al pacchetto per trasmettere alcuni match in chiaro, in Mediaset la scomparsa di Silvio Berlusconi ha azzerato tutte le ipotesi possibili. Difficile anticipare le volontà di Cologno Monzese.

Apertura delle buste: che sorpresa

Ebbene, l’apertura delle buste ha però rivelato un’amara verità. Nessuno dei 24 pacchetti disponibili è stati assegnato, con nessuna rivelazione degli importi che certamente erano più bassi rispetto ai minimi fissati. Un finale che si poteva prevedere, insomma.

Ed ora che accadrà? Se non è esclusa la creazione del canale della Lega, l’obiettivo di Via Rosellini è incassare 1,15 miliardi di euro dai diritti tv per l’Italia. Il punto delle trattative sarà eseguito il 27 giugno prossimo, in occasione della nuova riunione di Lega.

Nel frattempo si procederà con le trattative private che prenderanno il via a fine giugno; esclusa la Rai, Amazon non è in corsa per nessun tipo di pacchetto. La sfida sarà quindi tra Sky e Dazn, con Mediaset per una gara in chiaro ogni giornata.

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