Una delle stelle della rappresentativa nazionale è stata fatta fuori dal ct ad interim, che ha spiegato le sue motivazioni alla stampa
Come passare in relativamente poco tempo da possibile acquisto top del Manchester City – che era disposto a mettere 90 milioni sul piatto per il suo cartellino, salvo poi non concludere l’affare virando su Jeremy Doke – ad essere escluso dalla sua Nazionale. E non parliamo solo di mancato impiego sul terreno di gioco, quanto di non inclusione nella lista dei convocati.
La scelta ha fatto clamore soprattutto perché compiuta da un ct ad interim che, in quanto tale, normalmente tende a confermare il blocco consolidato di giocatori del predecessore. O che comunque preferisce evitare decisioni impopolari o inspiegabili a livello tecnico.
Ecco, questa esclusione ha tutti i crismi della scelta che scatena polemiche. E che deve essere necessariamente spiegata alla stampa. Cosa che Fernando Diniz, chiamato a guidare la Seleçao presumibilmente fino a quando, nel 2024, arriverà un certo Carlo Ancelotti, ha puntualmente fatto. L’allenatore 49enne, che nel frattempo continua ad occupare contestualmente il ruolo di tecnico della Fluminense, ha spiegato l’esclusione di Lucas Paquetà nella conferenza stampa tenutasi dal ritiro della Seleçao, impegnata nei match di qualificazione ai Mondiali del 2026.
Fernando Diniz sull’esclusione di Paquetà: tutta la verità
“Non ho convocato Lucas per preservarlo, in modo che possa risolvere queste questioni. Lo abbiamo visto in Brasile, ci vuole tempo per venire a capo del problema. Amo questo giocatore e le porte si apriranno quando riuscirà a risolvere questa storia in modo positivo“, ha detto Diniz. Ma a cosa si riferisce esattamente il ct quando parla di ‘problemi da risolvere’? Il motivo è tristemente noto soprattutto in Inghilterra, con l’eco che si è diffusa ovviamente in seno a tutto il calcio europeo e sudamericano.
L’x Milan e Lione è infatti finito nel mirino della Football Association inglese perchè sospettato di aver scommesso su alcune partite. Con le indagini ancora in corso, e con i fatti da accertare, il giocatore trema.
L’inizio di stagione in Premier League – Paquetà è stato regolarmente schierato dal West Ham, il suo club – è stato positivo a livello personale: già un gol e un assist nelle prime quattro giornate. Questa, la presunzione di innocenza che la Federazione britannica ha deciso di concedere al brasiliano, non è evidentemente bastata al ct Diniz.
Che forse ha raccolto il suggerimento istituzionale della CBF – la Confederazione brasiliana di calcio – che probabilmente vuole evitare spiacevoli incidenti diplomatici.