Ha del clamoroso il terremoto che sta per scoppiare nella big, dal momento che la Polizia di Stato ha messo in atto una perquisizione dal momento che c’è il forte sospetto che ci sia stato un illecito. Adesso cambia tutto e c’è apprensione di vedere come andrà a finire questa vicenda.
Gli scandali, purtroppo, nel mondo del calcio stanno diventando all’ordine del giorno ed ogni giorno si ha la sensazione che parecchie cose, per usare un eufemismo, non stiano andando proprio per il verso giusto. Le ultime notizie, in tal senso, fanno sorgere davvero tanti dubbi. Dopo quanto accaduto alla Juventus nella passata stagione tra manovra stipendi e caso plusvalenze, il mondo del grande calcio di tutto aveva bisogno meno che di un nuovo scandalo. Per giunta di questa portata. Nella sede, infatti, è arrivata una perquisizione per un sospetto (molto forte) di illecito da parte di uno dei veri colossi del calcio mondiale. Che ora può scoprirsi con i piedi di argilla.
Terremoto per la big: perquisizione in sede
I riflettori, quando di mezzo ci sono le big del calcio planetario, sono sempre più vigili e luminosi. O almeno questo è come dovrebbe essere. Nonostante si tratti di società sempre al centro di ogni dibattito in materia calcistica, talvolta capita che si rendano protagonisti di azioni davvero inspiegabili. Soprattutto tenendo conto del valore delle loro rose e degli obiettivi che anno.
Siamo in Spagna stavolta e ad essere seriamente nei guai è il Barcellona per l’ormai celebre caso Negreira, l’ex vicepresidente della commissione arbitrale che avrebbe ricevuto dai catalani 7,3 milioni di euro. Secondo quanto raccontato dal quotidiano “Mundo Deportivo”, ci sarebbe stata una perquisizione della Polizia di Stato (la Guardia Civil) nella sede degli arbitri proprio per fare chiarezza su questa vicenda.
Barcellona, caso Negreira: le ultime
In questo caso, tenendo conto che il vicepresidente della commissione arbitrale è equiparato ad un pubblico ufficiale, il reato contestato è quello di corruzione reiterata. Siamo, dunque, nell’ambito del diritto penale e non solo di quello sportivo. Anche se da quel punto di vista la situazione non è migliore. Nel caso in cui le accuse venissero confermate, i catalani sarebbero esclusi dall’UEFA dalle competizioni europee per un periodo che va da 1 a 6 anni.