La rissa che ha coinvolto giocatori e dirigenti ha portato ad una pesante sanzioni per i vertici di una delle due compagini. I fatti
Tutte le volte che si svolge una partita di calcio tra società affiliate alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), in campo e fuori, vanno rispettate le norme presenti nei vari codici regolamentari, in primis quello della giustizia sportiva. Tale “dogma” attiene alle sfide di ogni categoria, dalla Serie A all’Eccellenza. La storia che vi raccontiamo ha qualche attinenza con quanto avvenuto nel campionato turco a inizio settimana.
Ci riferiamo all’aggressione fisica a danno di Halil Umut Meler, arbitro di Ankaragucu-Rizespor. Come noto, il direttore di gara, dopo il fischio finale è stato raggiunto in campo dal presidente dei padroni di casa, Faruk Koca, il quale in modo perentorio l’ha colpito con un pugno tra guancia e occhio. Meler per l’urto è caduto a terra. A seguito del fattaccio, Koca è stato arrestato e il campionato turco sospeso a tempo indeterminato. Il massimo dirigente avrebbe reagito così, ovviamente senza essere giustificabile in alcun modo, per l’1-1 degli ospiti, firmato Gaich, arrivato al sesto dei sette minuti di recupero concessi al termine della ripresa. In un campo di serie C, un arbitro ha passato momenti decisamente pericolosi.
Uno spettacolo triste, che nulla ha a che fare con i principi dello sport, è andato in scena sabato 9 dicembre allo stadio Scida di Crotone. Il match vedeva di fronte i padroni di casa, sesti a 28 punti e la capolista Juve Stabia, avanti di sei lunghezze. Il teatro da far west avviene nell’intervallo, come racconta rompipallone.it. Sul punteggio di 1-1 (resterà quello finale), al termine della prima frazione viene annullata una rete ai calabresi. La decisione arbitrale scatena il parapiglia sul terreno di gioco.
In campo si accende una rissa che, oltre al malcapitato arbitro, il padovano Roberto Lovison, coinvolge dirigenti e calciatori ospitanti. Il fischietto veneto viene spinto e anche minacciato verbalmente. Fatto talmente acclarato che il giudice sportivo, sulla base del referto arbitrale, ha usato la mano pesante con i rossoblù. Il direttore generale del Crotone, Raffaele Vrenna, è stato inibito fino al 12 giugno 2024. Due turni di sospensione anche a Lamberto Zauli, allenatore del Cosenza. Per il presidente Gianni Vrenna invece, solo una settimana di stop che terminerà il 19 dicembre 2023.
Come da dispositivo del giudice sportivo, il dg Vrenna è stato punito, perché a fine primo tempo, nella zona antistante gli spogliatoi. “Ha aggredito, colpendolo con un pugno al volto, l’allenatore dei portieri avversario, Amedeo Petrazzuolo”, si legge su calciocrotone.it. Petruazzolo è stato anche il destinatario della rabbia di Zauli. “Lo spingeva di spalle determinando, con tale condotta, un parapiglia tra i tesserati delle squadre avversarie e la reazione del Petrazzuolo”, scrive il giudice sportivo a proposito dell’ex centrocampista.
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