Panico e tragedia a pochi istanti dall’inizio dall’inizio della gara valida per le qualificazioni ad Euro 2024. Un uomo armato ha seminato il panico fra la folla sparando ed inneggiando ad Allah.
Nella confusione generale sono rimasti feriti diversi civili, ma il dato più straziante sono i due tifosi morti della Nazionale ospite, per i quali una giornata di festa e celebrazione si è trasformata in una che, soprattutto le loro famiglie, non verrà praticamente mai dimenticata.
Al momento il terrorista è ancora a piede libero in giro per la città, con le forze dell’ordine che hanno chiamato a raccolta tutte le pattuglie disponibili sul territorio per scovarlo, diffondendo ovviamente anche una sua foto segnaletica ricavata dal video che l’uomo stesso ha pubblicato sui social.
Attentato prima della partita: ecco dove è successo
Una giornata di festa si è tramutata in una delle più tristi e tragiche della recente storia continentale, visto che poco prima della gara valida per le qualificazioni ad Euro 2024 un uomo armato di Kalashnikov ha seminato il panico in centro città, sparando all’impazzata arrivando a ferire diversi civili mischiati fra i tifosi delle due tifoserie che stavano condividendo del tempo insieme prima del fischio d’inizio.
A seguito dell’episodio le forze dell’ordine si sono immediatamente precipitate sul posto insieme a quelle sanitarie, che nel soccorrere le persone coinvolte in questa sparatoria hanno, sfortunatamente, dovuto dichiarare la morte anche di due tifosi, entrambi svedesi.
Il tutto è dunque successo a Bruxelles, capitale del Belgio e sede della partita fra i Red Evils di Domenico Tedesco e la Svezia. Non contento, l’attentatore ha addirittura rivendicato la paternità della sparatoria pubblicando anche un video su Facebook, giustificando la propria azione a nome dell’ISIS.
Belgio-Svezia, attentato in città: caccia all’uomo
A seguito dell’attentato in pieno centro, più precisamente presso Boulevard d’Ypres, l’attentatore ha mostrato a tutti il suo volto inorgogliendosi di quanto commesso ai danni dei civili presenti in quel momento a Bruxelles. Munito di Kalashnikov, l’uomo di nazionalità tunisina ha aperto al fuoco al solito grido “Allah Akbar“, provocando tutte quelle spiacevoli conseguenze delle quali abbiamo parlato poc’anzi.
Nonostante siano state chiamate a raccolta più unità di forze mobili della polizia, l’uomo attualmente è ancora libero in giro su un motorino per il territorio belga con l’obiettivo, si vociferava, di raggiungere lo State Roi Baudoin per scatenare il panico anche durante Belgio-Svezia. A quanto pare i piani dell’attentatore sono stati soggetti a qualche modifica, visto che dall’impianto belga, per fortuna, non è arrivata alcuna notizia del genere.
Belgio-Svezia sospesa: panico sugli spalti
Inutile dire che a seguito di quanto successo la partita fra Belgio e Svezia è stata sospesa. Al rientro dagli spogliatoi alla fine del primo tempo, venute a conoscenza dei fatti e delle possibili intenzioni dell’attentatore, le due squadre hanno optato per posticipare il fischio d’inizio del secondo tempo, ma alla fine si è preferito proprio chiudere baracca anche per salvaguardare soprattutto chi era seduto sugli spalti.