Allegri traghettatore di una Juventus che sta valutando le diverse soluzioni per un rilancio immediato. Il piano è già pronto. Cosa prevede?
Prove di rilancio. La Juventus, atto dopo atto sta resettando il suo recente passato. In poche settimane John Elkann ha cambiato volto e strategie della società bianconera. Un cambiamento tanto repentino quanto evidente.
Gli ultimi anni della gestione di Andrea Agnelli, a partire dalla doppia disastrosa decisione di allontanare prima l’amministratore delegato Beppe Marotta per poi volare in elicottero a prelevare Cristiano Ronaldo, hanno lasciato cumuli di macerie che occorreranno anni per fare completa pulizia. Quel folle pensiero che tutti i debiti accumulati sarebbero poi stati saldati dal nascente, e ricchissimo, progetto della Superlega ha travolto tutto e tutti. Ora Andrea Agnelli è lontano e da cinque mesi non è più il presidente della Juventus.
La società bianconera, dal canto suo, deve fare i conti, e che conti, con un quadro economico-finanziario che fa paura. Quella Juventus non esiste più e quella che verrà dovrà necessariamente seguire delle regole ferree. Dovrà rimettersi in gareggiata anche con le “istituzioni” calcistiche, UEFA in primis, per riacquisire quella credibilità che l’accecante passione di Andrea Agnelli ha smarrito per strada. Occorre un progetto a lunga scadenza che sappia guardare oltre l’oggi e punti dritto al domani.
John Elkann non ha probabilmente nemmeno il 10% della travolgente passione bianconera che ha suo cugino Andrea. Per il numero uno di EXOR la Juventus è un asset che sta perdendo valore e quel valore si deve riacquisire, al più presto. Per questo l’ha completamente cambiata.
La nuova Juventus ha il volto di Gianluca Ferrero e di Maurizio Scanavino, di Francesco Calvo e Giovanni Manna. Sono loro che stanno ponendo le basi per la futura Juventus. E se il decennio agnelliano è stato via via cancellato, di quell’era che sembra già lontanissima è rimasto soltanto Massimiliano Allegri. Si attendeva una mossa da parte della società bianconera che facesse comprendere definitivamente le reali intenzioni riguardo il tecnico di Livorno. Le parole del direttore generale, Scanavino, non lasciano più dubbi. Sarà ancora Massimiliano Allegri l’allenatore della Juventus.
Probabilmente, però, lo sarà soltanto per un anno. La prossima stagione potrebbe rappresentatore un anno di transizione dove poter porre le basi per la Juventus che verrà. Una stagione dove probabilmente non vi saranno le competizioni europee e dove si dovrà mettere a posto i conti. Allegri dovrà coordinare questa fase di passaggio e poi lasciare il testimone al nuovo tecnico. A chi? Il nuovo tecnico della Juventus, a partire dalla stagione 2024-2025, potrebbe avere il volto di Roberto De Zerbi, profilo che dalle parti della Continassa, da Cristiano Giuntoli a Giovanni Manna, è molto apprezzato.
Si tratterebbe di un’autentica rivoluzione. Non più un tecnico-gestore di uomini, bensì un insegnante di calcio. Sullo sfondo c’è sempre anche Thiago Motta, molto di più che una semplice alternativa. Se è vero che la vecchia Juventus non c’è quasi più, la nuova Juventus sta prendendo lentamente forma.
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