L’ex attaccante racconta il suo rapporto con mister Carlo Mazzone: le parole dell’ex Bologna e Lazio commuovono i tifosi.
Ci sono pochi concetti che spiegano chiaramente chi sia stato Carlo Mazzone nel mondo del calcio. Uno di questi è stato utilizzato da molti nelle ultime ore, ma vale la pena ripeterlo. In un mondo estremamente divisivo e ricco di rivalità, se non anche di vero e proprio odio (e non sempre sportivo), i personaggi che hanno unito i tifosi si possono contare sulle dita di una mano. Carletto è stato uno di quei pochi.
Ha fatto battere il cuore a intere tifoserie, si è guadagnato stima e rispetto ovunque sia andato ad allenare, o sia passato anche come avversario, da nord a sud. Ed è stato amato soprattutto da chi lo ha conosciuto bene, come i suoi ex calciatori. Su tutti Beppe Signori, ex bomber di Lazio e Bologna che ha rilasciato parole davvero commoventi sul suo ex tecnico.
Il rapporto tra i due è andato oltre il campo. Perché Carletto ha saputo dare al Beppe nazionale, uno degli attaccanti di maggior talento degli anni Novanta in Italia, fiducia quando nessuno sembrava più credere in lui. Lo ha rilanciato nel grande calcio, gli ha permesso di entrare ancora una volta nel cuore di un’intera tifoseria, diventando una leggenda ancora oggi ricordata con affetto da tutti.
Per tutti questi motivi, in un momento triste come quello del cordoglio per l’ex allenatore romano, scomparso all’età di 86 anni il 19 agosto, nel giorno della partenza del campionato italiano 2023/24, Signori non poteva esimersi dal ricordarlo con parole che fanno battere il cuore e riempiono gli occhi di lacrime.
I due si sono incrociati proprio durante il periodo felsineo di signori. E per Beppe fu una manna dal cielo. Lo ha ricordato lo stesso ex attaccante ai microfoni di Notizie.com, con la voce rotta dall’emozione e la voglia di spiegare con parole semplici e sincere quale sia stato il loro rapporto in quegli anni così importanti.
“Ho perso un secondo padre“, ha dichiarato senza troppi giri di parole Signori. Una frase che da sola può far comprendere cosa sia stato Carletto per lui, quanto sia stato importante non solo come allenatore, ma come uomo, come persona a cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà.
L’umanità è qualcosa che trascende le qualità professionali. Carlo Mazzone è stato soprattutto una persona vera, viscerale, amatissima da tutti. Un uomo in grado di dare molto ai propri giocatori, grazie al suo cuore grande, enorme, immenso. “La mia rinascita è dovuta a lui, nel momento più difficile mi ha fatto credere in me“, ha spiegato Signori, aggiungendo: “Il suo è stato un amore affettuoso e incondizionato“.
Grazie ai consigli di Carletto, Beppe è riuscito a ‘salvare’ la sua carriera. Dopo le esperienze a Foggia e con la maglia della Lazio, lo ha fatto diventare un cardine anche per la tifoseria del Bologna, e questo non potrà mai dimenticarlo.
Mazzone ormai ci ha lasciati, ma rimarrà per sempre nel cuore di tutti noi finché riusciremo a ricordarlo, grazie alle testimonianze di chi lo ha conosciuto e amato. Come Signori, come tutti i suoi ex giocatori, in un certo senso i figli che Carletto ha cresciuto e fatto diventare gli uomini che sono oggi.
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